VIAREGGIO. Un sole tiepido ed accogliente, quasi primaverile, e un tramonto da cartolina. Costruzioni di buona qualità, anche se non ancora al massimo delle loro potenzialità. Pochissimi problemi sul fronte della sicurezza, con l’unica eccezione del mascherone caduto dal carro dei Burlamatti. E, soprattutto, 150mila euro di incasso, il più alto dal 2008 a oggi nella storia delle sfilate di apertura. Dopo la pioggia battente di ieri sabato 2 febbraio, insomma, è tornato il sereno su Viareggio e sul suo Carnevale.
Il colpo d’occhio offerto dalle tribune di piazza Mazzini, gremite come non accadeva da tempo, è notevole, anche se rimane la sensazione che il numero di spettatori sarebbe potuto essere più alto. Il presidente della Fondazione Carnevale Alessandro Santini ha dichiarato, prima di conoscere il dato degli incassi, che forse alcuni potenziali visitatori sono stati tratti in inganno dalla clamorosa gaffe di alcune televisioni: letto dell’annullamento della cerimonia di apertura, si è arrivati ad annunciare la cancellazione del primo corso mascherato, con evidenti ricadute a livello di immagine.
Detto questo, la prima sfilata di una delle edizioni più controverse nella storia della manifestazione ha fatto registrare un incasso sostanzioso. E, soprattutto, ha sfatato il celebre mito della lentezza del corso mascherato: tutte le costruzioni hanno effettuato due volte il percorso dei viali a mare, aiutate anche dalla riduzione dei carri di prima categoria rispetto agli anni passati.
Il sole, poi, ha esaltato le tonalità luminose di molte costruzioni e, come sottolineato da Santini, “le foto che usciranno sulla rivista ufficiale renderanno giustizia al nostro Carnevale”. Ma quello che preoccupa maggiormente, in questi casi, è l’aspetto della sicurezza. Eccezion fatta per il sopraccitato episodio del carro dei Burlamatti, tutto è filato liscio. Alcuni movimenti sono da perfezionare e tra i più penalizzati in questa prima domenica figurano sicuramente i fratelli Bonetti, il cui carro non si è potuto esprimere al meglio dopo il collaudo effettuato stamani in Cittadella.
Chi ben comincia, insomma, è a metà dell’opera, anche se rimane da conoscere il dato relativo alla vendita dei biglietti cumulativi. Doveroso, però, citare un aspetto messo in luce dal commissario prefettizio Domenico Mannino, presente questo pomeriggio alla sfilata: buona parte dei bar del centro città è rimasta chiusa, nonostante la possibilità di guadagni facili. Lasciamo ai lettori la facoltà di commentare.
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